lunedì 12 gennaio 2015

Eliminato in Emilia Romagna l'abbonamento bici + treno:firmiamo la petizione promossa da Sara Poluzzi

Sara Poluzzi si definisce una "cicloferropendolare" dal momento che, per raggiungere il proprio posto di lavoro, utilizza tutti i giorni il treno sulla tratta Bologna-Imola più la propria bicicletta  per gli spostamenti casa/stazione/lavoro/stazione/casa.
Sara, all'inizio di quest'anno, ha avuto l'amara sopresa di scoprire che non potrà più rinnovare l'abbonamento bici+treno in quanto la ristrutturazione del sistema informatico del rilascio dei biglietti di Trenitalia non consente, attualmente, tale operazione.
Come Sara, altri migliaia di pendolari che utilizzano il treno più la bicicletta per raggiungere il prorio posto di lavoro, non potranno più usufruire dello speciale abbonamento ma dovranno pagare a parte il trasporta della bicicletta pari a 3,50 euro al giorno con un evidente aggravio della spesa sostenuta per i propri spostamenti.
Da qui l'iziativa promossa dalla nostra "cicloferropendolare", sostenuta dall'Associazione salvaiciclisti di Bologna  di promuovere una petizione on line rivolta a Trenitalia per reintrodurre l'abbonamento bici+treno.
La petizione ha raccolto, in una sola settimana, oltre 50.000 firme! un vero successo anche se Trenitalia non sembra recepire il messaggio...
Per onore di cronaca dobbiamo far presente che sull'articolo apparso sul quoidiano "La Repubblica" in data 30 dicembre in cui veniva intervistata la protagonista di tutta questa storia, appare un attacco alla Fiab rea di aver ignorato la sua richiesta di aiuto in questa battaglia contro le FS.
A riguardo c'è un intervento di Giacomo Scognamillo sull'argomento.
Amolabici come Associazione Fiab è convinta della buona fede dell'Associazione ricordiamo che  la Fiab Nazionale ha da sempre portato avanti una forte battaglia per la promozione dell'intermodalità, anzi rappresenta proprio uno dei suoi cavalli di battaglia.
Intanto che tutto si chiarisca, inviatiamo - chi lo desidera ad aderire all'iniziativa di Sara firmando la petizione utilizzando la piattaforma https://www.change.org/ 

 

 

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