domenica 5 aprile 2015

Sviluppo metrico nella bici

La scelta del rapporto più adatto è un po' il cuore dell'arte di andare in bicicletta
occorre sempre scegliere il rapporto adatto alla strada e soprattutto alle gambe del ciclista; un errore molto comune da parte di cicloamatori e cicloturisti sta nel voler spingere rapporti troppo duri per le proprie gambe, magari per imitare i rapporti usati da corridori professionisti che hanno capacità polmonari e potenze muscolari di tutt'altra categoria.
Come stabilire se un rapporto è adatto alle nostre gambe e alla strada che stiamo percorrendo? Una buona regola che ricordo di aver trovato molti anni fa su una rivista si basa sul numero di pedalate al minuto; come regola si dovrebbe pedalare ad almeno 80 pedalate al minuto; se normalmente pedalate a un ritmo più lento è probabile che stiate usando un rapporto troppo lungo per le vostre gambe. Su salite impegnative si può anche scendere a 60/70 pedalate al minuto, ma non meno.
Con un po' di tentativi si può trovare il rapporto ideale; provate a usare un dato rapporto per almeno un km pedalando ad almeno 80 pedalate al minuto; se alla fine del km avvertite anche solo un minimo senso di fatica e di affanno dovete passare a un rapporto più agile (corto); se viceversa avrete l'impressione di aver pedalato con fin troppa facilità quasi a vuoto, potete tentare, ma con cautela, un rapporto più lungo.
E se la bici non ha rapporti più agili? Bene, anche se costerà qualche soldo, conviene sostituire i pignoni con altri che abbiano più denti, o le corone della moltiplica con altre che abbiano meno denti; se non l'avete già, è opportuno passare alla tripla moltiplica.
La questione non è di importanza secondaria; usare sistematicamente rapporti eccessivi è un buon modo per procurarsi guai seri alle ginocchia!

Lo sviluppo metrico è un sistema che si adotta per confrontare la lunghezza di rapporti differenti nelle biciclette.
Consiste nel calcolare quanti metri percorre la ruota posteriore della bicicletta ad ogni giro completo di pedale. Su di esso influiscono tre fattori:

  • il numero di denti della corona
  • il numero di denti del pignone
  • la circonferenza della ruota
Biciclette che montano lo stesso rapporto, possono tuttavia avere uno sviluppo metrico differente a causa della diversa misura della ruota.
Si calcola come il rapporto fra il numero di denti della corona fratto il numero di denti del pignone moltiplicando questo risultato per la circonferenza in metri della ruota.
 \text{sm} = {\text{ndc} \over \text{ndp}}\times{\text{cr}}
Dove
sm = sviluppo metrico
cr = circonferenza della ruota
ndc = numero di denti della corona
ndp = numero di denti del pignone
Più questo risultato è piccolo e più il rapporto sarà "agile", cioè permetterà una maggiore accelerazione e sarà adatto a percorsi in salita.
Per dare un termine di confronto le normali bici da passeggio montano rapporti che hanno sviluppi metrici dai 4,5 ai 5,5 metri, le bici da corsa hanno sviluppi che vanno da un minimo anche inferiore ai 3 metri ad un massimo di oltre 10 metri (usato in discesa e nelle volate dai professionisti), le mountain bike anche da poco più di 1 metro a circa 8.
Il rapporto di una bicicletta può essere anche espresso come gear inches, che equivale al diametro in pollici della ruota di un biciclo con lo stesso rapporto, o come gain ratio, che esprime con un numero puro il rapporto fra la distanza percorsa dal pedale e quella percorsa dalla ruota, tenendo quindi anche in considerazione la misura della pedivella.

Sotto una pratica  tabella pronta all'uso


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